Perché 50 italiani che non si conoscono tra loro prendono un aereo diretto a Bali? Per diventare ricchi, in modo totale.
Sa di slogan, lo sappiamo. Sa di assurdo. Fa corrugare la fronte anche a noi.
Eppure lo vediamo dai sorrisi dei partecipanti, ora che la Money Surfers Experience è terminata. Lo vediamo dai nostri sorrisi.
Un commento a caldo? Non avevamo mai vissuto un’esperienza così altamente trasformativa. Mai avremmo pensato che il concetto di formazione potesse declinarsi in questa forma. Eppure ci abbiamo provato. Volevamo prendere esperienze passate, percorsi lavorativi e spirituali personali, ambizioni e frustrazioni. Shakerare il tutto, e servire ghiacciato.
Ora vogliamo raccontarvi com’è andata. E perché non poteva andare altrimenti.
Ma facciamo un passo indietro.
STAY HUNGRY, STAY FOOLISH
La partenza era prevista per il 2 settembre, un sabato. Magari dopo una lunga settimana di lavoro, oppure al ritorno dalle agognate ferie, sempre troppo brevi e sempre troppo distanti dalla dura realtà quotidiana.
Crediamo che la ricchezza non vada insegnata, ma vissuta. E lo stesso vale per qualsiasi altra esperienza. Per questo abbiamo prenotato un hotel a 5 stelle che emanava vibrazioni balinesi da ogni muro (non certo una struttura occidentale che deturpa tristemente le coste) e vi abbiamo riunito 50 persone desiderose di dare una svolta alle proprie vite. Ingegneri, trader, operai, manager. Le differenze sociali non contano. Possiamo renderci conto di condurre un’esistenza povera a prescindere dal nostro conto in banca. Ed è proprio lì che abbiamo voluto scervellarci per intervenire. Ci siamo passati tutti, d’altronde. Tutti ci siamo sentiti bloccati una volta nella vita. E per fortuna.
TRADING, MEDITAZIONE TRASCENDENTALE, SURF E SUPER ALIMENTAZIONE
C’era chi voleva fare i soldi senza stare ore in ufficio. E gli abbiamo dato il trading. C’era chi voleva trovare la propria vocazione, e gli abbiamo dato un corso ad hoc che insegna a riscrivere la propria vita come si fa con i film, ad Hollywood. C’era chi cercava la calma, la creatività e l’ispirazione. E gli abbiamo dato la Meditazione Trascendentale. Quella glorificata da David Lynch, Ray Dalio, Steven Spielberg, Jim Carrey. Siccome poi non bastava abbiamo condotto uno studio approfondito sui super cibi balinesi e abbiamo fornito a tutti frutti e spezie che non avevano mai visto né sentito, dai poteri miracolosi e sacri.
Perché farlo? Perché organizzare una lezione di surf insieme ai corsi di trading? Perché la formazione tradizionale ha creato orde di disoccupati e infelici timbratori di cartellini. Perché la vita è stupenda e a volte basta uscire dalla propria zona di comfort per rendersene conto. Perché il pensiero laterale sta conquistando il mondo.
PERCHÈ BALI?
All’inizio volevamo volare basso. Ci siamo detti che avremmo creato un corso esperienziale in Europa. Un volo più breve, nessun passaporto da rinnovare e il tutto un po’ più vicino a casa. Ma Bali è un’isola magica. E’ il luogo dove uno dei più grandi artisti del ‘900 ha scelto che venissero disperse le sue ceneri. David Bowie.
A Bali ogni cosa viene fatta con il giusto tempo. La fretta è bandita (traffico selvaggio a parte). A Bali abbiamo visto i sorrisi più belli del mondo, abbiamo partecipato a rituali psicomagici, carpendo avidamente esperienze di ricchezza totale, che potessimo portare a casa con noi una volta che la clessidra avesse seguito il suo inevitabile corso.
Se non avete mai vissuto la sensazione di surfare un’onda per la prima volta, è un’esperienza potentissima. Un treno di adrenalina e di calma zen. Siamo andati in giro per i coworking dell’isola, alla ricerca dei nuovi nomadi digitali. Li abbiamo intervistati. Trentenni che lavorano da tutto il mondo seguendo le mareggiate e le stagioni, con un trolley al seguito e un computer portatile. Ragazzi e ragazzi con business digitali a 6 cifre, che parlano tre o quattro lingue e hanno scelto modelli di business alternativi basati sul proprio stile di vita, non piegandosi a fare il contrario.
QUINDI, COME È ANDATA?
Siamo saliti su un catamarano e su un elicottero. Abbiamo ripreso Bali dall’alto con un drone che ci ha seguito ovunque. Siamo stati nei templi di Ubud e sulle spiagge di Uluwatu, quelle che fanno brillare gli occhi ai surfisti di tutto il mondo. Stiamo girando un documentario su tutto ciò. E ci viene la pelle d’oca al solo pensiero.
Un grazie sincero a chi ha partecipato. Un enorme abbraccio a chi vorrà scoprire tutte le emozioni e le lezioni di vita che non vediamo l’ora di condividere.
Alla prossima onda,
Grazie Bali.
14 settembre 2017
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