Le persone in tutto il mondo dopo la pandemia si stanno licenziando in massa. Sicuramente anche tu, o qualche tuo amico o parente avrà detto almeno una volta: “Ho riorganizzato la mia vita, darò le giuste priorità! Basta, ora farò come diceva Confucio, amerò il mio lavoro è così non lavorerò nemmeno più un giorno della mia vita.”
E ancora: “Aprirò un business cucito su di me e fan**lo l’ufficio! Basta le pause pranzo al microonde e le ore in metro o in treno per andare a lavoro!”
Se ti ci ritrovi nelle frasi appena lette, allora questo articolo è scritto apposta per te.
Stiamo assistendo a un fenomeno sociale, globale e generazionale che è stato chiamato Great Resignation. Tradotto in italiano maccheronico, le Grandi Dimissioni. Sì, perché moltissima gente, ovunque nel mondo, vuole abbandonare il vecchio lavoro per avviare un proprio business. Purtroppo, se guardiamo le statistiche, noi crediamo che si rivelerà un fuoco di paglia per la grande maggioranza dei dimissionari.
Le probabilità di fallimento di una startup, infatti, oscilla tra il 90 e il 95%. Questo significa che solo il 5% delle nuove attività imprenditoriali riescono ad essere un business di successo sul lungo periodo.
Insomma, è davvero una missione per pochi. Ma questo non vuol dire che non lo sia per nessuno. Se stai pensando anche tu di fare la “pazzia” e avviare un’attività in proprio, leggi molto attentamente il contenuto di questa guida, sarà oro per la tua rivoluzione personale.
Sgombriamo subito il campo da questo fraintendimento: se davvero vuoi fare della tua vocazione professionale la tua forma di reddito principale, devi essere pronoi a rinunciare a praticamente tutto. Un nuovo business è come un bambino piccolo, anzi peggio. Specialmente nei primi 2 - 3 anni non potrai mai lasciare la tua creatura a una baby-sitter.
Questo concetto è incredibilmente importante, perché è necessario prepararsi a fare spazio nella nostra vita e capire bene che cosa siamo disposti a rinunciare per raggiungere l'obiettivo di essere finalmente liberi.
Inoltre, è di cruciale importanza essere matematicamente certi di avere incentrato la nostra idea di business sulla nostra reale vocazione professionale, ovvero quel magico incrocio tra quello che ti viene meglio, quello che ti piace fare e quello che produce cose che gli altri poi sono disposti a pagare. Non dimenticarti di tutte e tre le componenti.
Ebbene, essere motivati soltanto dai soldi prima o poi ti farà soccombere. Se compri riviste in stile Millionaire solo per vedere cosa tira nel mercato di oggi, dalla sigaretta elettronica, al bambù, al franchising di turno non farai altro che unirti alla massa dove ci saranno concorrenti molto più prepararti e strutturati di te. Mentre tu sarai ancora lì a pensare da dove iniziare, loro avranno già ideato due o tre prodotti meglio dei tuoi.
Trovare e iniziare a lavorare con la nostra vocazione professionale però, non è sufficiente per vivere solo di quello. Alla tua fantastica idea dovrai aggiungere un po’ di cultura finanziaria e di cultura d'impresa, nella giusta maniera, senza impazzire. Come si dice in cucina, Q.B. quanto basta.
Non bisogna diventare dei professori della Bocconi, non confondiamo gli studiosi con chi applica le cose studiate. I primi studiano per vocazione, i secondi per servire la propria vocazione.
Vogliamo anche fare una premessa dedicata ai più giovani. Se non sei mai andato a lavorare, non fare subito una startup. Prima di fare l’imprenditore, vai a lavorare per qualche tempo. Dopo un paio di decenni di esperienza professionale possiamo dirti che chi non ha mai lavorato in una media o grande impresa fa molta più fatica nel suo business.
Un pizzico di praticantato, ma non solo un pizzico, è necessario. Lavorare in un'azienda di successo, soprattutto se globale e strutturata, sarà la migliore di tutte le università che potrai frequentare. Capirai che ci sono codici, processi e tanti piccoli segreti che se sei sveglio ti porterai nella tua attività, garantendoti l'efficacia migliore e soprattutto maggiore autonomia e indipendenza.
Ora veniamo al cuore di questa guida, in cui cerchiamo di trasferirti tutte le cose che servono per massimizzare la probabilità di far parte di quel 5 o 10% di persone che crea un’azienda di successo.
Abbiamo ideato un metodo step by step che si chiama il Metodo dell’Azienda Karmica. Tranquillo/a, non si tratta di roba da fricchettoni new age. È un metodo che si basa su evidenze scientifiche, oltre a decenni di esperienza diretta in prima persona. Ma soprattutto si basa sui successi di centinaia di corsisti Moneysurfers che lo hanno applicato nella loro vita.
Non è una ricetta “segreta”, anzi ti vogliamo “svelare” tutti i passaggi qui di seguito.
Volendo riassumere il Metodo dell’Azienda Karmica in una sola frase, questa sarebbe: il motivo principale per cui le persone falliscono non è tanto legato a una carenza di conoscenza, tutto ormai si trova gratis online, ma perché non fanno le cose giuste nell'ordine giusto.
La parola chiave è: ordine, nel senso che dovrai seguire una successione di regole precise.
Aspetta, ma perché l’avete chiamata “azienda karmica”? Il termine Karma, spesso frainteso in occidente, vuol dire azione, e va spesso a braccetto con Dharma, che è proprio la vocazione. Per cui, l’azienda karmica è un’azienda che agisce ascoltando la propria vocazione. Semplice, no?
L’errore che fanno tutti è quello di prendere un’idea, anche buona, investire tutta la liquidazione, aprire un account Instagram e avviare l’attività. Ad esempio, un B&B in campagna. Poi ci si accorge che le persone non fanno la fila davanti alla porta e allora ci si butta sui corsi di marketing, prima di finire nel calderone di quel 90-95% che non ce l’ha fatta.
Per farcela dovrai indagare dentro di te, sulla tua vera e autentica vocazione professionale, accettando anche un’evoluzione diversa da quella che inizialmente avresti voluto che fosse.
E poi? E poi piantiamo il seme nel terreno e si fa crescere l'albero.
Sì, per essere ancora più a rischio “fricchettone” abbiamo scelto proprio il simbolo dell'albero per il nostro metodo, perché davvero crediamo che la natura sia la migliore Bibbia esistente. Solo osservandola attentamente impareremo le migliori tecniche di business.
Ora non ti resta che studiare i 6 step del Metodo dell’Azienda Karmica e metterli in pratica, se vuoi riuscire in quello che il 90-95% delle persone non riesce: creare un business di successo.
Se vuoi piantare un seme nel terreno dovresti essere sicuro/a che questo terreno non sia inquinato. Il lettore più accorto avrà già capito che il primo passaggio da fare è la pulizia dentro di noi, attraverso la meditazione. Che ti piaccia o no, si tratta di una condizione indispensabile se vuoi eccellere nel tuo campo. Per questo in Moneysurfers inseriamo esercizi di meditazione in tutti i nostri corsi di business.
Nel secondo passaggio del metodo dovrai scendere in profondità in questo terreno, per conoscerci. Più le radici saranno profonde più il nostro albero sarà robusto e in grado di resistere alle tempeste, perché tanto le tempeste arrivano sempre. Ecco, le radici del tuo albero sono il Life Design. (se vuoi approfondire questo concetto, ci abbiamo scritto un libro best-seller su Amazon)
Una volta strutturata la nostra vita attraverso il Life Design, vedrai che dal terreno spunterà un germoglio. Finalmente è ora di mettere la testa fuori, nel mercato, ma con molta moderazione e senza dover crescere troppo in fretta, perché, di nuovo osservando la natura, tutto ciò che cresce troppo in fretta è destinato a crollare altrettanto in fretta.
Come fare il Business Modeling? Puoi utilizzare il famoso Business Model Canvas, uno strumento utilissimo per rappresentare la tua idea imprenditoriale e guardarla in modo distaccato e oggettivo. Il Business Model Canvas è lo strumento che ci permetterà di accordare la nostra azienda con l’armonia della natura. Grazie ad esso potrai scoprire chi saranno i tuoi clienti tipo, quali bisogni dovrai soddisfare, quale sarà la provenienza dei tuoi ricavi, e il motivo per cui i clienti sceglieranno te e non qualcun altro.
Ora che il tronco è pronto e robusto possiamo considerare i rami del tuo albero del business. I rami rappresentano i numeri. Forse sono il fattore più noioso e scomodo da considerare, ma ancora prima di iniziare dovresti sapere quanti soldi ti serviranno, quante risorse dovrai assumere, quanto potrai incassare e in quanto tempo la tua attività sarà redditizia. Se non fai il cosiddetto Business Plan, è come giocare alla roulette.
Mi raccomando, dopo aver completato tutti i punti precedenti, soltanto adesso potrai mettere la testa su come diventare più desiderabili. In altre parole, il tuo albero dovrà dotarsi di una chioma bellissima, ricolma di foglie, fiori e profumi ammalianti.
Tutto il cucuzzaro che ti vendono su internet, come il social media marketing, il branding, il networking non serve a nulla se prima non hai fatto bene i compiti a casa.
E alla fine, se hai fatto tutto nell’ordine giusto (ricordi?) la sorpresa è che i frutti bellissimi cominceranno a spuntare, e tutti li vorranno gustare. Il frutto di un’azienda basata sulla tua spiritualità e sul tuo io più profondo saranno automaticamente seducenti perché il nostro sé è come parte di un tutto, che le persone Istintivamente riconosceranno come parte di sé stesse.
Per questo le aziende di successo diventano quasi più dei consumatori che dei proprietari di loro stesse, e nascono siti internet e profili di fan che gli fanno pubblicità gratis, senza bisogno di lavare il cervello delle persone con tecniche manipolatorie.
I tuoi “prodotti karmici” cadranno come frutti nel terreno e lo fertilizzeranno, dando vita a nuovi alberi e foreste in armonia con il karma che li ha generati.
Ecco spiegato il mantra di Moneysurfers: la felicità fa i soldi, e non il contrario.