L'investimento in dividendi è una strategia che consiste nell'acquistare azioni di società che distribuiscono regolarmente dividendi ai propri azionisti. Può essere una buona scelta per gli investitori che cercano di ottenere un reddito fisso nel tempo, in aggiunta al potenziale di capital gain, rappresentato dall'aumento del valore dell'azione.
Secondo un recente studio di Morningstar, gli investimenti in dividendi hanno generato rendimenti superiori al mercato azionario in generale negli ultimi 30 anni. In particolare, il rendimento medio annuo dei titoli azionari a dividendi è stato del 10,2%, contro il 7,5% del mercato azionario in generale.
Come per qualsiasi investimento, scegliere di investire in dividendi richiede un'approfondita conoscenza dell'ambito. In questo articolo, ti forniremo una panoramica completa sui dividendi e ti daremo delle linee guida sui più importanti aspetti da conoscere.
Il dividendo è la porzione degli utili distribuita da una società in favore degli azionisti, a titolo di remunerazione del capitale di rischio investito. Per gli investitori, può essere uno strumento per ottenere un reddito fisso, in aggiunta al potenziale di capital gain, rappresentato dall'aumento del valore dell'azione.
Esistono diverse tipologie di dividendi:
Indipendentemente dalla tipologia, il dividendo è un indicatore importante per valutare la redditività di un'azienda: un dividendo elevato indica che l'azienda sta generando utili sufficienti per remunerare i suoi azionisti.
Infatti, alla fine dell’esercizio contabile, la società decide come impiegare gli eventuali utili ottenuti. Se l’azienda consegue delle perdite, gli utili non vengono distribuiti e sono invece “trattenuti” per coprire le perdite o i debiti in essere (retained earnings). Diversamente, l’azienda può decidere di remunerare gli investitori o di reinvestire internamente i profitti per finanziare le proprie attività. Nel primo caso, il dividendo può essere può essere erogato in contanti, tramite l’emissione di nuove azioni (stock dividend) o in altri beni. In Italia, il dividendo in denaro è la tipologia più diffusa.
La distribuzione dei dividendi avviene dopo l'approvazione del bilancio da parte dell'assemblea dei soci, ovvero l'organo decisionale della società, composto da tutti i soci. Di per sé potrebbe avvenire in qualsiasi momento dell’anno, ma in genere avviene entro i 90 giorni dall'approvazione del bilancio.
In Italia, la legge prevede che l'assemblea dei soci sia convocata entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. Questa approva il bilancio e, se del caso, delibera la distribuzione dei dividendi.
Ecco un riassunto del processo di distribuzione dei dividendi:
Il dividendo è un'importante fonte di reddito per gli azionisti, ma è importante ricordare che non è garantito. L'azienda può decidere di non distribuire il dividendo, o di distribuirlo in misura inferiore a quella prevista, in caso di difficoltà finanziarie.
In Italia, la tassazione dei dividendi varia a seconda della qualifica del socio e della residenza della società che distribuisce i dividendi.
Soci persone fisiche non in regime di impresa
Soci persone fisiche in regime di impresa
I soci persone fisiche in regime di impresa sono soggetti a tassazione sul reddito complessivo. In questo caso, i dividendi concorrono alla formazione del reddito d'impresa e sono soggetti alle aliquote IRPEF ordinarie.
Soci persone giuridiche
I soci persone giuridiche sono soggetti a tassazione sul reddito complessivo. In questo caso, i dividendi concorrono alla formazione del reddito dell'impresa e sono soggetti alle aliquote IRES ordinarie.
Soci non residenti
I soci non residenti sono soggetti a tassazione secondo le disposizioni del trattato contro le doppie imposizioni stipulato tra l'Italia e il Paese di residenza del socio.
Detrazione per reinvestimento
I soci persone fisiche che reinvestono i dividendi in titoli obbligazionari o partecipazioni azionarie di società residenti in Italia possono beneficiare di una detrazione d'imposta pari al 19% dell'importo reinvestito. La detrazione è concessa entro il limite massimo di 20.000 euro per ciascun periodo d'imposta.
Stock Dividend e aumento gratuito di capitale sono due operazioni societarie che possono avere un impatto significativo sul valore delle azioni di una società. Entrambe le operazioni comportano la distribuzione di nuove azioni ai soci, ma le differenze tra le due sono sostanziali.
Lo Stock Dividend è una distribuzione di azioni agli azionisti in proporzione alle loro partecipazioni. Ad esempio, se un azionista detiene 100 azioni di una società che distribuisce uno Stock Dividend del 10%, riceverà 10 nuove azioni. Lo Stock Dividend non comporta un aumento del capitale sociale della società, ma semplicemente una riallocazione delle azioni esistenti tra i soci.
L'aumento gratuito di capitale, invece, è una vera e propria operazione di aumento del capitale sociale della società. La società emette nuove azioni e le distribuisce ai soci in proporzione alle loro partecipazioni, senza chiedere un corrispettivo in denaro. L'aumento gratuito di capitale aumenta il numero di azioni in circolazione e può avere un impatto positivo sul valore delle azioni esistenti, in quanto aumenta la base di calcolo dei dividendi futuri.
In sintesi, le principali differenze tra stock dividend e aumento gratuito di capitale sono le seguenti: