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Gestioni patrimoniali: cosa sono, come funzionano e rendimenti

Scritto da Moneysurfers | 02 ottobre 2024

Immagina di avere un capitale a disposizione, magari frutto di anni di risparmi o un’eredità, e di volerlo investire in modo da ottenere il massimo rendimento possibile, ma senza dover gestire in prima persona tutte le dinamiche legate agli investimenti. Magari non hai il tempo, la conoscenza o, semplicemente, preferisci affidarti a professionisti che possano muoversi con sicurezza tra le opportunità e i rischi dei mercati finanziari. 

È possibile. Noi lo sconsigliamo, perché mai nessuno avrà a cuore i tuoi interessi come te stesso, e ognuno - giustamente - vuole fare il proprio business e trarne dei profitti. Ma è possibile, grazie alle gestioni patrimoniali.

Cos'è la gestione patrimoniale?

La gestione patrimoniale è, in sostanza, un servizio finanziario che permette di delegare la gestione dei propri investimenti a professionisti esperti, seguendo un approccio personalizzato e mirato a raggiungere gli obiettivi dell’investitore. 

Affidare la gestione del proprio capitale significa dare mandato a un gestore professionista, che avrà il compito di monitorare costantemente il portafoglio, di prendere decisioni strategiche e di adeguare gli investimenti a seconda delle condizioni di mercato. 

In pratica, è come avere un team di specialisti che si occupa del tuo patrimonio, mettendo in campo la propria esperienza per cercare opportunità e gestire i rischi in base al profilo di investimento che hai scelto.

 

Le differenze tra gestioni patrimoniali e fondi comuni

A questo punto, è naturale chiedersi in che modo le gestioni patrimoniali differiscano dai più tradizionali fondi comuni di investimento. 

La distinzione principale risiede nel livello di personalizzazione e controllo. Nei fondi comuni, l’investitore acquista quote di un portafoglio gestito collettivamente, dove le decisioni vengono prese per un gruppo di sottoscrittori con esigenze diverse. Questo implica una minore flessibilità nella gestione e un approccio standardizzato, che spesso non tiene conto delle singole preferenze. 

Al contrario, la gestione patrimoniale è disegnata su misura per l’investitore, permettendo un approccio altamente personalizzato e dinamico, che si adatta al mutare delle condizioni di mercato e alle specifiche esigenze del cliente. 

Inoltre, mentre i fondi comuni presentano una struttura di costi che include commissioni d’ingresso, di gestione e di performance, le gestioni patrimoniali tendono a essere più trasparenti sui costi legati alle singole operazioni, consentendo una visione più chiara del proprio investimento e dei risultati ottenuti.

Chiaramente, rispetto a queste due opzioni, in Moneysurfers ne consigliamo una terza: quella di prendere in mano la gestione delle proprie finanze grazie a una giusta formazione finanziaria. In questo modo, avrai il pieno controllo delle tue finanze e non dovrai pagare né commissioni, né costi di gestione ad alcun intermediario.

Le tipologie di gestioni patrimoniali

Quando si parla di gestioni patrimoniali, è importante sapere che esistono diverse tipologie, ognuna progettata per rispondere a specifici obiettivi e profili di rischio. 

Tra le più comuni troviamo la gestione patrimoniale in fondi (GPF), che prevede l’investimento in un portafoglio diversificato di fondi comuni, e la gestione patrimoniale mobiliare (GPM), che consente di investire in una gamma più ampia di asset, inclusi titoli azionari e obbligazionari. 

La scelta tra le due dipende dalle tue preferenze in termini di flessibilità e livello di controllo desiderato. Oltre a queste, esistono anche le gestioni patrimoniali a “obiettivo protetto”, ideali per chi punta a preservare il capitale minimizzando le perdite, e quelle a “performance”, che mirano ad accrescere il capitale sfruttando una gestione più aggressiva. 

Ogni tipologia offre vantaggi e svantaggi, e la decisione finale dovrebbe sempre essere allineata con le tue aspettative di rendimento e la tua tolleranza al rischio.

 

GPM o gestione patrimoniale mobiliare

La Gestione Patrimoniale Mobiliare (GPM) è una delle forme più flessibili e personalizzate di gestione del patrimonio. 

A differenza della gestione patrimoniale in fondi (GPF), che limita l’investimento a un portafoglio di fondi comuni, la GPM permette di accedere direttamente a una vasta gamma di strumenti finanziari: azioni, obbligazioni, ETF e strumenti derivati. 

Questo significa che il gestore può costruire un portafoglio su misura, sfruttando la possibilità di investire in singoli titoli e reagendo più rapidamente ai movimenti del mercato. 

La GPM è ideale per chi desidera avere una strategia di investimento più dinamica, con un maggior livello di personalizzazione e un controllo diretto sui singoli strumenti scelti

Tuttavia, a causa della sua natura più complessa, richiede un monitoraggio costante e un livello di competenza elevato da parte del gestore, rendendola una soluzione adatta a chi cerca un rapporto diretto e proattivo con il proprio investimento.

 

GPF o gestione patrimoniale in fondi

La Gestione Patrimoniale in Fondi (GPF) rappresenta un'opzione più standardizzata rispetto alla GPM, poiché il capitale viene investito in un portafoglio composto esclusivamente da fondi comuni e fondi ETF. 

Il vantaggio principale della GPF è la diversificazione intrinseca, che riduce il rischio associato ai singoli titoli, distribuendo il capitale tra differenti strumenti e settori di mercato. 

Questa tipologia di gestione è adatta per chi desidera una soluzione più semplice e meno volatile, senza dover monitorare costantemente le singole posizioni. 

Tuttavia, la maggiore sicurezza comporta anche un minore margine di flessibilità: il gestore non potrà agire direttamente su titoli specifici, ma dovrà limitarsi a modificare la composizione del portafoglio in base all’andamento dei fondi selezionati. 

Per questo motivo, la GPF è indicata per chi cerca stabilità e un approccio di lungo termine, con l’obiettivo di bilanciare rendimenti e protezione del capitale.

 

Quali i vantaggi di una gestione patrimoniale?

La gestione patrimoniale offre una serie di vantaggi che la rendono una scelta interessante per chi desidera ottimizzare i propri investimenti senza dover dedicare tempo e risorse al monitoraggio quotidiano del mercato. 

Uno dei principali benefici è la possibilità di accedere a una gestione professionale e personalizzata, che tiene conto delle specifiche esigenze e degli obiettivi di ogni investitore. 

Questo approccio consente di ridurre i rischi legati a decisioni impulsive e poco informate, grazie all’esperienza di gestori capaci di analizzare e interpretare i movimenti del mercato in modo proattivo. 

Dall’altra parte, nonostante i report periodici forniti dalla società di gestione, è necessario affidarsi ciecamente al gestore, senza avere la consapevolezza e visibilità necessarie per comprendere se le scelte di investimento del gestore siano in linea con i propri obiettivi.

 

Gestioni patrimoniali e regime fiscale

Quando si parla di gestioni patrimoniali, è fondamentale considerare anche l’aspetto fiscale. 

A seconda del paese di residenza, i redditi generati dalle gestioni patrimoniali possono essere soggetti a diverse tipologie di imposta: sul capital gain, sui dividendi o sugli interessi. 

In Italia, ad esempio, i redditi derivanti dalle gestioni patrimoniali vengono tassati come “redditi di capitale”, con un’aliquota variabile a seconda della tipologia di strumenti inclusi nel portafoglio. 

La società di gestione, in qualità di sostituto d’imposta, si occupa di calcolare e trattenere le imposte dovute, semplificando notevolmente la gestione fiscale per l’investitore. Questo sistema permette di evitare l’inserimento manuale di ogni singola transazione nella dichiarazione dei redditi, riducendo così il rischio di errori o sanzioni dovute a omissioni involontarie. 

Tuttavia, conoscere come le tasse impattano i tuoi investimenti è essenziale per comprendere il rendimento netto e valutare al meglio l’efficacia della gestione patrimoniale scelta.

In generale, un “investimento pigro” come quello reso possibile dalla gestione patrimoniale può essere adatto a chi non ha molto tempo da dedicare alle proprie finanze. Ma esistono altre soluzioni, dette investimenti passivi, sulle quali un investitore può avere controllo diretto e totale, senza necessità di dedicarci tempo.

Infatti, l’investitore fa tutto in autonomia, ma una volta che l’investimento è in essere, può “dimenticarsene” e aspettare di vedere i profitti nel tempo. Alcuni esempi sono gli ETF o gli investimenti in azioni di settori emergenti (es: Intelligenza Artificiale, Cannabis legale, Cybersecurity).

In Moneysurfers ci occupiamo di fornire alle persone la consapevolezza finanziaria necessaria per prendere decisioni di investimento autonome e in linea con il proprio profilo di rischio.

 

Se stai cercando la soluzione più adatta a te, assicurati di averle valutate tutte: