Come investire nella Green Economy: la guida per il 2025


INVESTIMENTI

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14 ottobre 2024

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7 minuti di lettura

Cosa leggerai in questo articolo

Negli ultimi anni, il tema della sostenibilità ha assunto un ruolo centrale nelle scelte di investimento, trasformandosi da semplice tendenza a vera e propria priorità strategica per molti investitori. E nel 2025, la green economy continuerà a guadagnare terreno, non solo come necessità etica, ma anche come opportunità concreta per diversificare il portafoglio e ottenere rendimenti interessanti. Ma come orientarsi in un panorama tanto vasto e in continua evoluzione?

Investire nella green economy non significa semplicemente puntare su aziende “verdi” o su titoli che promuovono energie rinnovabili. Questo mercato è molto più complesso e sfaccettato, e comprende un insieme di asset che spaziano dai settori energetici a quelli tecnologici, passando per la gestione delle risorse idriche e l’agricoltura sostenibile. La sfida è identificare le opportunità più promettenti, evitando al contempo quei progetti che, pur rivestendosi di buone intenzioni, non sono in grado di garantire solidità e ritorni adeguati.

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Perché investire nella Green Economy nel 2025?

Se il 2025 rappresenta un punto di svolta per gli investimenti sostenibili, è perché l’interesse verso la Green Economy è supportato da fattori concreti e strutturali. I cambiamenti normativi in atto, come gli incentivi fiscali per le energie rinnovabili e le nuove regolamentazioni sulle emissioni, stanno spingendo molte aziende a ridefinire i propri modelli di business. 

Questo porta con sé un’onda di innovazione che genera nuove opportunità di investimento, con potenziali rendimenti molto competitivi rispetto ai settori tradizionali. Le stime di crescita per aziende impegnate nella sostenibilità ambientale indicano un’espansione costante e superiore alla media di mercato, rendendola una scelta strategica non solo per chi vuole ridurre il proprio impatto ambientale, ma anche per chi cerca di massimizzare i ritorni economici. Investire in questo contesto significa posizionarsi su un trend destinato a durare e a rafforzarsi nel tempo, cavalcando un’onda di crescita che si traduce in benefici concreti per il portafoglio e per il pianeta.

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Su cosa investire nella Green Economy nel 2025?

Per ottenere il massimo dal proprio portafoglio nella Green Economy, è essenziale conoscere le aree su cui puntare. Ancor più che nel 2024, i settori che offrono le migliori prospettive di crescita per il 2025 includono le energie rinnovabili, la gestione efficiente delle risorse idriche e le tecnologie legate alla decarbonizzazione. Investire in aziende che sviluppano soluzioni per l’energia solare, eolica e idroelettrica, ad esempio, consente di partecipare attivamente a un processo di transizione energetica già in corso e sostenuto da politiche globali. 

Allo stesso modo, il trattamento e la distribuzione sostenibile dell’acqua sono ambiti che stanno ricevendo un’attenzione crescente da parte degli investitori, per via della loro rilevanza in un mondo sempre più esposto agli effetti del cambiamento climatico. Inoltre, la mobilità sostenibile, con l’evoluzione dei veicoli elettrici e delle infrastrutture di supporto, rappresenta un segmento promettente su cui puntare. Concentrarsi su questi settori significa non solo contribuire a un futuro più verde, ma anche costruire un portafoglio solido e ben diversificato.

 

Investimenti in aziende ESG

Le aziende che seguono criteri ESG (Environmental, Social, Governance) rappresentano un pilastro centrale della Green Economy nel 2025. Questi investimenti non si limitano a valutare la performance finanziaria, ma considerano anche l’impatto ambientale, la responsabilità sociale e la gestione interna delle imprese. Le società che rispettano questi standard, infatti, sono percepite come più resilienti e meglio preparate ad affrontare le sfide future, con una capacità di adattamento superiore alla media. Scegliere di investire in aziende ESG significa puntare su realtà che tendono anche a ottenere migliori performance nel lungo periodo grazie alla crescente predisposizione dei governi verso modelli più attenti all’ambiente.

 

Investire in società che producono energia rinnovabile

Le società impegnate nella produzione di energia rinnovabile sono tra le protagoniste indiscusse della Green Economy nel 2025. Aziende che sviluppano tecnologie per l’energia solare, eolica e idroelettrica stanno guidando la transizione verso un sistema energetico più sostenibile, capitalizzando sull’incremento degli investimenti pubblici e privati in questo settore

Con una domanda in continua crescita per fonti di energia pulita, queste società offrono prospettive interessanti per chi cerca un’opportunità di investimento stabile e in linea con le nuove esigenze globali. L'attenzione dovrebbe focalizzarsi su quei produttori che non solo espandono la propria capacità produttiva, ma che investono anche in innovazioni tecnologiche, come l’accumulo energetico e le reti intelligenti, in grado di rendere le rinnovabili sempre più competitive e integrate nelle infrastrutture esistenti.

 

Aziende di bioedilizia o edilizia sostenibile

Il settore della bioedilizia, o edilizia sostenibile, sta acquisendo sempre più importanza nella Green Economy, poiché risponde all’esigenza di ridurre l’impatto ambientale dell’industria delle costruzioni. Le aziende che operano in questo ambito si concentrano su tecnologie e materiali innovativi come il legno strutturale, il cemento ecologico e i pannelli solari integrati, che consentono di creare edifici a basso consumo energetico e a ridotte emissioni. Investire in queste società significa sostenere uno sviluppo urbano più green, capace di coniugare efficienza e sostenibilità. Inoltre, con la crescente adozione di normative che incentivano la costruzione di edifici green, le aziende di bioedilizia sono posizionate strategicamente per crescere nei prossimi anni, offrendo rendimenti potenzialmente superiori rispetto ai settori dell’edilizia tradizionale.

 

Aziende di riciclaggio e gestione dei rifiuti

Le aziende specializzate nel riciclaggio e nella gestione dei rifiuti rappresentano una componente chiave della Green Economy. Con l’aumento della produzione globale di rifiuti e la necessità di ridurre l’impatto ambientale dello smaltimento tradizionale, queste società stanno innovando in tecnologie che trasformano i rifiuti in risorse. Investire in queste aziende significa puntare su un settore destinato a crescere, supportato da normative che spingono verso un’economia circolare e da una maggiore consapevolezza dei consumatori. La selezione dovrebbe concentrarsi su quelle realtà capaci di ottimizzare i processi di riciclo e che investono in soluzioni avanzate, come il recupero di materiali critici o la produzione di energia da biomasse. Questi player sono in grado di generare valore sia ambientale sia economico, rispondendo a una sfida globale con approcci sostenibili e redditizi.

 

Aziende di mobilità sostenibile

La mobilità sostenibile è un settore in rapida espansione all'interno della Green Economy, con le aziende impegnate nello sviluppo di veicoli elettrici, infrastrutture di ricarica e tecnologie per il trasporto pubblico a emissioni zero che stanno attirando sempre più investitori. Con la crescente adozione di veicoli elettrici, alimentata da politiche governative e incentivi, società come produttori di batterie a lunga durata e fornitori di soluzioni per la mobilità condivisa rappresentano opportunità interessanti per diversificare il proprio portafoglio. Puntare su società innovative in grado di adattarsi ai cambiamenti del mercato e di promuovere un sistema di trasporti più pulito e accessibile può offrire rendimenti consistenti nel lungo periodo.

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Come investire nella Green Economy nel 2025

Investire nella Green Economy nel 2025 richiede una strategia ben definita, che tenga conto sia delle potenzialità di crescita dei singoli settori che delle variabili esterne, come le politiche ambientali e l’andamento delle innovazioni tecnologiche. Le modalità di accesso a questo mercato possono variare: dal tradizionale acquisto di azioni di società quotate, come quelle impegnate nella produzione di energie rinnovabili o nella mobilità sostenibile, fino a soluzioni più strutturate come ETF e fondi dedicati alla Green Economy, che offrono una diversificazione su più aziende e settori. Inoltre, chi desidera esporsi in modo più diretto può considerare gli investimenti in startup innovative che sviluppano tecnologie all’avanguardia, seppur con un profilo di rischio più elevato. È importante analizzare con attenzione le caratteristiche di ciascun asset, valutando il rapporto tra rischio e rendimento e definendo una strategia in linea con i propri obiettivi finanziari.

 

Azioni su aziende green

Le azioni di aziende green rappresentano una delle vie più dirette per investire nella Green Economy. Società impegnate nella produzione di energia pulita, nello sviluppo di tecnologie sostenibili o nella gestione efficiente delle risorse sono sempre più presenti nei portafogli degli investitori. Questa modalità di investimento offre interessanti prospettive di crescita, sostenute da una domanda in costante aumento e da un contesto normativo favorevole. Tuttavia, è fondamentale analizzare con attenzione i fondamentali di queste aziende, verificando la loro solidità finanziaria e la capacità di rimanere competitive in un mercato che evolve rapidamente. Scegliere azioni Green significa posizionarsi su un trend globale, ma richiede una valutazione accurata per identificare le realtà più solide e promettenti nel lungo periodo. 

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ETF green

Gli ETF green sono strumenti di investimento che offrono un’esposizione diversificata a un paniere di aziende impegnate in attività sostenibili. Questi fondi passivi includono società attive nei settori delle energie rinnovabili, della gestione delle risorse naturali e della tecnologia ambientale, consentendo di investire nella Green Economy con un livello di rischio più bilanciato rispetto all’acquisto di singole azioni. Inoltre, grazie alla loro struttura, gli ETF green permettono di accedere a mercati globali, riducendo l’impatto delle fluttuazioni su un’unica area geografica o settore specifico. Per chi desidera un approccio più diversificato e a costi contenuti, gli ETF green rappresentano una soluzione interessante, in grado di offrire rendimenti potenzialmente stabili e una buona protezione contro la volatilità del mercato.

 

Obbligazioni green

Le obbligazioni green, o green bonds, sono titoli di debito emessi da governi, aziende o istituzioni per finanziare progetti a basso impatto ambientale, come infrastrutture per le energie rinnovabili o iniziative di efficientamento energetico. Questi strumenti combinano la stabilità tipica delle obbligazioni tradizionali con l’opportunità di supportare progetti sostenibili, rendendoli particolarmente interessanti per gli investitori orientati a lungo termine. Oltre a offrire un flusso di reddito prevedibile, le obbligazioni green possono beneficiare di una crescente domanda sul mercato, grazie all'interesse sempre maggiore per le iniziative ESG. Valutare la solidità dell’emittente e la destinazione dei fondi raccolti è essenziale per identificare le emissioni più promettenti e garantire che l’investimento risponda ai criteri di sostenibilità desiderati.

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Strategia di investimento nella Green Economy

Per ottenere il massimo dalle opportunità offerte dalla Green Economy, è fondamentale adottare una strategia di investimento diversificata e strutturata. Un approccio efficace prevede la combinazione di più asset, come azioni di aziende green, ETF sostenibili e obbligazioni green, in modo da bilanciare il potenziale di crescita con la stabilità. Questo consente di sfruttare i trend emergenti, mantenendo al contempo un livello di rischio coerente con il proprio profilo di investitore. È importante considerare non solo la performance storica dei titoli selezionati, ma anche la loro capacità di adattarsi a un contesto in continua evoluzione, guidato da cambiamenti normativi e tecnologici. Includere nel portafoglio società che sviluppano innovazioni per la transizione energetica o strumenti finanziari legati a progetti di sostenibilità aiuta a posizionarsi in modo strategico, beneficiando della crescita di lungo termine della Green Economy, senza perdere di vista la gestione dei rischi e la solidità complessiva degli investimenti scelti.

Quali sono i vantaggi e i rischi di investire nella green economy?

Come ogni strategia di investimento, anche puntare sulla Green Economy presenta sia vantaggi che rischi da considerare attentamente:

Vantaggi di investire nella green economy

Investire nella Green Economy offre diversi vantaggi, a partire dal potenziale di crescita legato a un mercato in forte espansione. Le aziende impegnate in progetti sostenibili beneficiano di una domanda crescente per soluzioni green, che si riflette in performance finanziarie spesso superiori rispetto ai settori tradizionali. Inoltre, l’aumento degli investimenti istituzionali e dei fondi dedicati a iniziative ESG sta contribuendo a consolidare la posizione delle aziende green sul mercato, offrendo maggiore stabilità. Anche la possibilità di diversificare il portafoglio con asset che tendono a essere meno correlati con i mercati tradizionali è un punto di forza: includere aziende attive nella sostenibilità permette di ridurre l’esposizione a fluttuazioni economiche globali, migliorando il profilo di rischio complessivo.

Rischi di investire nella Green Economy

Nonostante il potenziale di crescita, investire nella green economy comporta anche dei rischi da valutare attentamente. Il settore è ancora soggetto a una forte volatilità, soprattutto per quanto riguarda i comparti emergenti, come le tecnologie sperimentali per l’energia pulita o le startup green. Le aziende che operano in questi ambiti possono essere esposte a fattori esterni come i cambiamenti normativi o la fluttuazione dei prezzi delle materie prime, rendendo imprevedibili i rendimenti. Inoltre, alcune società potrebbero non essere in grado di sostenere le aspettative di crescita a lungo termine, soprattutto in contesti competitivi che richiedono continui investimenti in ricerca e sviluppo. Questo può tradursi in un rischio di sottoperformance o in una riduzione del valore dell’investimento. Valutare con attenzione il rapporto rischio-rendimento e diversificare il portafoglio resta quindi fondamentale per chi desidera posizionarsi nel mercato green.

Davanti alle tantissime opportunità offerte dagli investimenti nella green economy, è imprescindibile avere la forma mentis per valutare quali siano effettivamente valide per te e quali, invece, non siano adatte ai tuoi obiettivi a breve e lungo termine. Ed è proprio per darti gli strumenti necessari a comprendere e analizzare opportunità e rischi che Moneysurfers, la prima accademia di formazione finanziaria consapevole in Italia, propone corsi adatti a investitori di ogni livello, per permetterti di prendere decisioni informate e consapevoli.

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