Slow reading batte fast reading 6 a 0


16 marzo 2020

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3 minuti di lettura

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Nel mondo di oggi, dove la velocità è un upgrade necessario, molti di quelli che fanno il nostro (non) mestiere a un certo punto iniziano a spiegare come si pratica la lettura veloce. 

Perché dovremmo leggere più velocemente? Forse perché, nella nostra quotidianità distorta, basata quasi esclusivamente sulle performances, leggere tanti libri significa essere più intelligenti e più colti.

Noi non siamo d’accordo.

Non abbiamo mai avuto neanche la voglia di leggere velocemente. Leggere, mangiare, fare l’amore (le cose che contano, insomma) sono attività che ci piace fare lentamente. 

La lettura è un momento della giornata in cui possiamo shiftare dalla frenesia alla calma, dalla fretta alla quiete.

Come funziona la lettura veloce 

Ma qual è, tecnicamente, la differenza fra lettura veloce e slow reading? 

Premettiamo che le tecniche di lettura veloce attendibili, ovvero che funzionano realmente, sono pochissime. Queste rarità sfruttano le competenze di una parte specifica dell’organo oculare. 

La nostra retina al centro ha un punto focale chiamato fovea (o fovea centralis), che ha la funzione di mettere a fuoco la parola che stiamo leggendo. Allenandosi a utilizzare la parte intorno alla fovea (che si chiama parafovea), si può imparare a intuire le parole situate attorno alle lettere focalizzate, senza propriamente leggerle. È possibile quindi leggere più velocemente mettendo realmente a fuoco solo alcune parole nella pagina e intuendo le altre. 

Un altro strumento che si attua nella lettura veloce è l’eliminazione della sub vocazione ovvero di quella vocina nella testa che ripete le parole mentre leggiamo. 

Per annullare questo automatismo interiore, è indispensabile allenarsi costantemente. Quindi per diventare un fast reader si impiega moltissimo tempo… Domandona da un milione di dollari: non sarebbe meglio impiegare tutto quel tempo leggendo normalmente?

Inoltre, è sicuramente vero che questa vocina mentale rallenta la nostra lettura, però è altrettanto certo che essa aumenta la nostra capacità di comprendere ciò che stiamo leggendo. 

Qui casca l’asino. Arriviamo al vero punto dolente della lettura veloce (che non è solo la quantità di tempo e la quantità di soldi che devi impiegare per impararla). 

La comprensione veloce è impossibile

Il dramma è che nella lettura veloce sfugge il 90% dei contenuti. È la stessa differenza che possiamo sperimentare fra andare in macchina e andare in bicicletta. O fra andare in bicicletta e andare a piedi. O fra correre e passeggiare contemplando i dettagli della natura o dei palazzi. L’esperienza è completamente diversa. 

Camminando scopriamo di essere circondati da un sacco di novità, che non avevamo mai notato, perfino sotto casa. Provare per credere.

In sintesi: la lettura veloce funziona (se trovi il – raro! – metodo giusto). Il problema è che la comprensione veloce, invece, fa cilecca. 

Leggere, infatti, non significa necessariamente comprendere. Comprendiamo un testo quando gli argomenti che tratta iniziano a fare parte della nostra essenza. Imparare non significa sapere a memoria, bensì interiorizzare i contenuti che leggiamo. 

I libri migliori sono “multistrato”

Inoltre non possiamo ignorare il fatto che un testo intelligente ha sempre molteplici livelli di lettura: ci sono significati che si apprendono immediatamente e da parte di (quasi) tutti e altri significati, molto più profondi e molto più trasformativi, che vengono appresi solo a una seconda lettura o a una lettura più lenta, più meditata, da persone che hanno già svolto un determinato tipo di percorso. Un buon libro è come un film di Stanley Kubrick: ogni volta che lo leggi scopri un significato “occulto” che alla lettura precedente non avevi notato. 

Se leggiamo libri che non hanno sottotesto significa che stiamo leggendo delle guide o dei manuali. Dei prontuari, insomma. Ma dobbiamo essere consapevoli che, se basiamo la nostra crescita solo su dei libri superficiali, non avremo possibilità di trasformarci. 

È impossibile fare lettura veloce, per esempio, su un libro di Aurobindo, di Rudolf Steiner, di Rene Guénon o sulla Divina Commedia. Anche I Promessi Sposi, uno dei più grandi libri di self-help della storia, ha almeno tre livelli di lettura diversi (storia d’amore, romanzo storico, connessione con la fede e con i mondi invisibili…). 

La lettura veloce può andare bene, solo se vuoi rimanere in superficie: non ti permette di arrivare mai in profondità. Soffermarsi su ciò che si è letto, meditare su una frase, rileggerla, cercare di capirla dà al nostro cervello il tempo di connettere quelle parole con altre esperienze vissute o lette e aumenta la capacità di sviluppare il nostro pensiero critico, che per imprenditori e investitori è fondamentale. 

Lettura antistress

David Lewis ha dimostrato che leggere normalmente (ovvero lentamente) per appena 5 minuti diminuisce il livello di stress del 58% quindi leggere fa anche bene alla salute.

La lettura veloce è l’ennesima gara con se stessi. Perché inquinare questo strumento di pace?

In sintesi:

  • I metodi di lettura veloce che funzionano sono pochissimi.
  • I pochi metodi di lettura veloce che funzionano richiedono soldi e tantissimo tempo.
  • Durante la lettura veloce sfugge la maggior parte dei contenuti.
  • Praticare la lettura veloce di permette di leggere solo libri superficiali, che non arricchiscono la tua crescita personale.
  • La lettura veloce non sviluppa il pensiero critico.
  • La lettura veloce non permette di beneficiare dell’effetto antistress della lettura normale.

Il mattino ha l’oro (della lettura) in bocca

Invece di leggere veloce, leggiamo la mattina. Nel best seller The Miracle Morning di Hal Elrod, si consiglia di dedicare alla lettura un tempo specifico nella prima ora dal risveglio. 

Noi MoneySurfers promuoviamo la slow reading, perché la lettura cambia le persone. Tutte le persone che hanno migliorato il mondo hanno sempre amato leggere con attenzione e profondità. Leggere è importante: non releghiamo questa attività alle ore serali, le peggiori della giornata a livello qualitativo. 

Portiamo sempre un libro in borsa o nello zaino, per ottimizzare i tempi morti di attesa che possiamo incontrare durante la giornata. All’estero, a Parigi, Bruxelles, Amsterdam, Londra, sulla metro sono molto più numerose le persone che in mano tengono un libro invece di uno smarthphone. Facciamolo anche noi in Italia. 

Tieni sempre un libro con te: è molto più cool… Anche in bagno, vicino alla seduta del vater.

L’importante è leggere.

Slow is better.

D+E

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